Marzo 2015

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Ho visto Birdman. Mi è piaciuto. Cercherò di spiegare perché senza troppi sproloqui.

BIRDMAN È INNANZITUTTO UN BEL FILM, TECNICAMENTE PARLANDO.

Un piano sequenza di due ore - non se ne vedevano di così ben digeribili dai tempi di Nodo alla gola del mio amato Hitchcock -, ellissi temporali di altissimo livello, una colonna sonora memorabile, una gestione dell'onirico che entrerà nei libri di storia del cinema. Una costruzione filmica capace di mantenere la barriera dello schermo alta quanto basta per farci vedere dall'altro lato senza toccare necessariamente l'immedesimazione.

Avete presente quando rimandate una cosa talmente tante volte da finire per dimenticarvi perché la voleste fare? Ecco con il blogging (e lo scrivere in generale) mi era capitato esattamente questo: mi sono fatta travolgere dai "poi lo risistemo" e dagli "ho altre priorità al momento", fino a quando un giorno mi sono ritrovata davanti a questo blog (nella sua forma precedente) e a non riconoscermi più. Avevo lasciato a metà un discorso a proposito di un percorso che nella mia vita si è concretizzato in tante cose.