Quindi, è arrivato il momento dell’ultima wishlist dell’anno!
Saranno contenti parenti ed amici che sono lì pronti a prendere appunti per cosa regalarmi quest’anno a Natale e per il mio compleanno (sappiate che un sacco di cose delle scorse puntate sono ancora valide :D).

Come vedete questa volta mi sono concentrata su due tipologie principali di oggetti: i libri e i vestiti + un gadget divertente.
Vado con i perché 😉

Eh si, ancora libri.

Anche se non ho ancora finito di leggere tutti i libri che ho acquistato/mi sono stati regalati nell’ultimo anno, la mia voglia di leggere e scoprire cose nuove e interessanti non si ferma. Per questo mese ho scelto 3 titoli che vorrei far miei:

Il Giro del Miele di Sandro Campani, perché l’ha consigliato Francesca in uno dei suoi #LibriniTegamini paragonandolo ad uno dei libri che più ho amato quest’anno (Le Otto Montagne di Paolo Cognetti). Si tratta di un libro che parla di umanità e di natura, del rapporto tra questi due elementi e sono proprio curiosa di capire dove possa portarmi. La natura è stata una delle protagoniste delle mie letture di quest’estate (oltre al libro di Cognetti ho letto anche Una Passeggiata nei Boschi di Bryson) e credo di aver bisogno di immergermi di nuovo in una situazione simile.

Secondo libro è Colorama di Riccardo Falcinelli in cui l’autore racconta tutti gli effetti che il colore, l’uso dello spettro cromatico hanno e hanno avuto nella nostra vita nel corso del tempo, quali sono i mezzi tramite i quali i colori hanno un’influenza su di noi e in che modo ce l’hanno. Ho un interesse altissimo nel rapporto tra gli elementi del mondo (naturali e/o artificiali) e la psicologia umana e sono immersa nella comunicazione visiva quotidianamente per lavoro. Questo libro non può mancare nella mia libreria (oltre che nella mia testa).

L’ultimo libro è in realtà una coppia di libri, che forse sono più da tavolo da caffé che delle vere e proprie letture, ma quando li ho visti non ho saputo resistere. Si tratta di due libri fotografici con le opere di Christopher Herwig che immortalano delle meraviglie architettoniche brutaliste: le fermate degli autobus sparse per i Paesi dell’ex Unione Sovietica, delle opere leggendarie perché simbolo di un’epoca in cui il fasto era simbolo di potere, anche se usato nelle sua più grande forma d’inutilità. Il libri sono Soviet Bus Stop e 2: Soviet Bus Stop.

Questioni di basicità

Nell’ultimo paio d’anni credo di aver finalmente riconosciuto i confini delle cose che mi piacciono in termini di abbigliamento. Per quanto ancora ogni tanto ceda a dei pezzi un po’ più particolari (per colore o forma), compro e indosso solo vestiti che si muovono su percorsi molto simili: il nero, il grigio, il bianco, i colori della terra (dal beige, al marrone, all’ocra) con un tono di rosso che non manca mai e un po’ di blu. Indosso tinte unite o fantasie che siano molto geometriche: righe (anche tono su tono), quadri, pois o simili. Ho trovato la mia quadra.

Non posso quindi non mettere in wishlist tre cose che rientrano perfettamente in questi canoni: innanzitutto un cappotto lungo (per me probabilmente quasi fino ai piedi) che oscilli tra il nero e il grigio come colori e mi permetta di indossare qualcosa che mi faccia sentire di classe anche se sotto ho un paio di jeans strappati sulle ginocchia.

Poi un pullover (che poi in realtà mi piacciono tutti, sia a v che girocollo) che sia abbastanza aderente e sottile, ma caldo. Simona ultimamente ha parlato di questi pull di UNIQLO in lana merino, mi sembrano perfetti.

Ultimo elemento è un vestito-camicia di Bershka, di cui ha parlato Sonia un po’ di tempo fa nelle Stories: lo so che sembra una camicia da notte e che obiettivamente ne esistono di più glamour, eccetera eccetera, ma mi piace davvero e sopratutto mi sembra una di quelle cose che se non sai cosa indossare la mattina, metti quello e hai risolto il problema.

Un tocco di cielo

Poteva mancare qualcosa per la casa nella mia wishlist? Direi di no, soprattutto in vista di un prossimo cambio casa!
Ho trovato qualche tempo fa queste lampade a forma di luna navigando online, mi piacciono moltissimo, anche se devo ammettere che ho paura che non facciano molta luce: eppure hanno un’atmosfera unica, sembrano quasi magiche.
Non trovate?

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