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Senza dubbio essere a casa in maternità permette di occupare il proprio tempo in attività diverse da quelle che il lavoro normalmente ci porta via o, molto più banalmente, ci permette di passare un numero maggiore di ore su attività che amiamo a cui normalmente dedichiamo un tempo limitato.
Certo essere in forma aiuta e la maternità anticipata può significare che c’è qualcosa che non va o che il nostro corpo ha bisogno di lavorare con tempi e modalità che non coincidono con quelli della nostra routine lavorativa (che è più o meno la situazione in cui mi trovo io).

Quindi, sostanzialmente, quando ho una giornata si (e per fortuna ad aprile è capitato spesso) passo più tempo ai fornelli: non nel senso che cucino molto di più (ingrassare eccessivamente non è di sicuro tra i miei obiettivi in questo periodo, ma soprattutto la mia condizione persona con una malattia autoimmune cronica non ne gioverebbe di certo), ma che cucino cose diverse, cose che necessitano tempo per essere preparate: quel tempo che normalmente non ho.

In modo particolare, il lievito è stato tra i miei migliori amici questo mese e ho messo su una nuova tradizione di famiglia (che sono sicura quando saremo in tre rispetteremo volentieri): fare la pizza in casa nel weekend.
Mia mamma l’ha sempre fatta in casa, era una tradizione del sabato sera (in realtà lo è ancora): io l’ho fatta un paio di volte, mi è venuta abbastanza bene, ma non era così soddisfacente come avrei voluto e poi non ci ho più provato (oltre ad aver perso il foglietto con le dosi che mi aveva passato lei). Poi ho provato la ricetta di Valentina: è stata un successo e quello appena trascorso è il terzo weekend di fila che la preparo, con una facilità che non avevo mai avuto nei confronti di questo tipo di impasto e mi rendo conto che è proprio vero che in cucina il modo in cui ti predisponi mentalmente verso le cose che fai è capace di cambiarlo.

Qui sotto la prova provata che la pizza mi viene anche carina 😉

pizza_in_teglia_homemade

Altro impasto in cui mi sono cimentata (sia santificata la planetaria che mi sono fatta regalare dai miei!) questo mese è stata la treccia di cannella che avevo salvato mesi fa dal blog Vita su Marte. Lo so che non è propriamente un qualcosa di primaverile (anzi!), ma da un lato non volevo sprecare il lievito fresco avanzato dall’ultima pizza (che sarebbe scaduto prima della successiva infornata), dall’altro un dolce con cui fare colazione tutta la settimana mi era parecchio comodo.
Quindi ci ho provato e devo dire che il risultato mi ha soddisfatta: sarà sicuramente un comfort food da ripetere quando arriverà la stagione che giustifica usi massicci di cannella.

i_dolci_di_aprile

Altro dolce sperimentato questo mese (e già ripetuto un paio di volte) sono i biscotti del buonumore di Maria Sole (La Manina Golosa) che ho scoperto grazie a Valentina. Sono i biscotti più facili del mondo, personalizzabili al 100% e rappresentano una merenda perfetta anche per chi come me non può esagerare con gli zuccheri. 😉

Ultima scoperta culinaria del mese è un salva cena, che la cena me l’ha salvata veramente: una torta salata con prosciutto e mozzarella, che ho trovato sul sito di Cademartori.
Una sera avevo in frigo una serie di avanzi e cose in scadenza: un rotolo di pasta brisée, una mozzarella, una confezione di prosciutto cotto, un pochino di formaggio tipo Galbanino avanzato e un altro pochino di pancetta a cubetti.
Ho seguito le istruzioni sul sito, adattato la ricetta a quello che avevo e voilà! Cena selva e che cena!
Questa torta salata è entrata di diritto tra le mie preferite (ovviamente in versione “senza lattosio”).

Chissà cosa mi riserverà maggio! E voi cos’avete preparato ad aprile?

torta_salata_salvacena_cademartori

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