Lo scorso weekend sono stata al Mashable Social Media Day Italy: una due giorni di full immersion su social e digital, dove l'atmosfera respirata è stata quella dei barcamp di una volta però con un taglio quasi internazionale. I talk in tutto sono stati 35: tante idee, tanti mondi esplorati. Molte sono le linee di sviluppo emerse su cui potremmo concentrarci e senza dubbio tantissimi i trend emersi. Ma quello che conta davvero, quando si va a questo tipo di eventi è trovare un filo conduttore a noi utile per mettere insieme le pietre miliari e portarsi a casa quanto possa aiutarci a migliorare quello che facciamo. Questa è l'intenzione del post: nessuna verità assoluta, nessun dogma imprescindibile. Una raccolta di cosa belle che mi hanno fatto pensare a cosa tenere d'occhio oggi, per fare meglio domani.

INDICE

UNIRE LE FORZE, RACCONTARE STORIE, CONDIVIDERE PASSIONI A/B TESTING, OTTIMIZZAZIONE, GROWTH HACKING PUNTARE SULLE PERSONE, LAVORARE PER FARLE FELICI  

Il "window shopping" sugli e-commerce è una delle mie attività preferite. Faccio liste dei desideri, apro tantissime schede del browser e mi iscrivo a milioni di newsletter che cerco di aprire più o meno regolarmente. Per me è un passatempo, ma spesso si è rivelata un'attività utile: per trovare all'ultimo un regalo per qualcuno, per sapere dove cercare un prop per uno shooting per un cliente dell'agenzia in cui lavoro, per chiarirmi le idee su quello che volevo per Natale (o per il compleanno, visto che cade 2 giorni dopo), oppure per scegliere più in fretta il prossimo libro da leggere. Certo, alla fine spendo dei soldi, ma almeno ho ragionato prima di farlo (almeno questa è la scusa che mi racconto). Ho pensato di condividere mensilmente alcune delle cose che mi piacciono e che vorrei: inizio da ottobre, perché sì.

PER LA MIA VOGLIA DI CUCINARE

L'autunno è capace di risvegliare la cuoca che c'è in me: trovo sempre il tempo per mettermi ai fornelli quando fa freddo, è una sorta di terapia. Per questo ho messo in whishlist un libro che parli di cucina e un set di mini cocottes

Chi è stato a qualche mia lezione o ha assistito al mio intervento al Social Media Strategies 2015 o, ancora, chi lavora con me quotidianamente, lo sa: amo collezionare case, esempi e "spunti interessanti" che l'Internet mi offre. Personalmente credo che gli esempi siano uno dei modi migliori per imparare qualcosa di nuovo: ci mostrano limiti e plus dei mezzi che utilizziamo e, soprattutto, ci stimolano a fare meglio, attivando il pensiero laterale - quello che stimola il pensiero creativo.

Notizia di pochissimi giorni fa: Facebook rilascia fuori dagli Stati Uniti i Local Awareness Ads. Oltre ad essere una notizia importante sull'approccio di Facebook stesso all'economia mondiale ed alle esigenze delle singole "nicchie" di mercato, trovo che sia uno strumento molto utile sia per i business che per gli utenti e che si adatti molto bene al nostro Bel Paese. Vediamo insieme di cosa si tratta e come uno strumento del genere possa essere sfruttato.

Lo scorso 25-26 marzo si è svola la F8 conference di Facebook, rivolta agli sviluppatori e guidata (nel primo giorno) direttamente dal fondatore del social network più popolare del mondo, Mark Zuckerberg. Purtroppo me la sono persa, ma ho messo insieme un po' di notizie racimolate su vari magazine e blog per fare un punto della situazione sulle prossime novità, che sicuramente influenzeranno il mio ed il vostro lavoro di Social Media Manager.

Ho visto Birdman. Mi è piaciuto. Cercherò di spiegare perché senza troppi sproloqui.

BIRDMAN È INNANZITUTTO UN BEL FILM, TECNICAMENTE PARLANDO.

Un piano sequenza di due ore - non se ne vedevano di così ben digeribili dai tempi di Nodo alla gola del mio amato Hitchcock -, ellissi temporali di altissimo livello, una colonna sonora memorabile, una gestione dell'onirico che entrerà nei libri di storia del cinema. Una costruzione filmica capace di mantenere la barriera dello schermo alta quanto basta per farci vedere dall'altro lato senza toccare necessariamente l'immedesimazione.

Avete presente quando rimandate una cosa talmente tante volte da finire per dimenticarvi perché la voleste fare? Ecco con il blogging (e lo scrivere in generale) mi era capitato esattamente questo: mi sono fatta travolgere dai "poi lo risistemo" e dagli "ho altre priorità al momento", fino a quando un giorno mi sono ritrovata davanti a questo blog (nella sua forma precedente) e a non riconoscermi più. Avevo lasciato a metà un discorso a proposito di un percorso che nella mia vita si è concretizzato in tante cose.