fbpx
content strategista cosa fa

Nel mondo digitale i contenuti di qualità hanno assunto un’importanza sempre maggiore e in questo scenario si sono sviluppate delle nuove figure di professionisti, tra le quali c’è anche il Content Strategist, che poi è il mio lavoro.

In questo post, quindi, ti racconterò:

  • cosa fa un* content strategist
  • come un* content strategist può intervenire nella comunicazione di un brand
  • come sono arrivata a ricoprire questo ruolo

Cominciamo.

Content Strategist: di cosa si occupa?

La traduzione letterale di Content Strategist sarebbe “stratega dei contenuti”, che anche se suona un po’ cacofonico è senz’altro un buon modo per descrivere questa professione.
Per tradurlo in modo più dolce e comprensibile possiamo dire che:

un* content strategist è lo specialista dei contenuti, ovvero chi crea contenuti strategici per promuovere attività, brand e progetti online.

Nella pratica un content strategist si occupa di:

  • fare analisi di mercato per sapere cosa piace di più o di meno in determinati settori o su determinati canali (es. social media)
  • selezionare i canali migliori per comunicare quanto richiesto
  • rimanere aggiornato su trend e usi che vengono fatti delle singole piattaforme dagli utenti
  • realizzare una strategia di creazione di contenuti che dia una direzione alla comunicazione di brand
  • creare un piano editoriale di contenuti per i canali di comunicazione prescelti
  • creare i singoli contenuti testuali (e non solo nel mio caso) per i canali selezionati – questo non capita sempre
  • formare personale interno all’azienda alla creazione di contenuti rispondenti alla strategia realizzata
  • mettere in contatto le aziende con i professionisti necessari per l’attuazione della strategia e la realizzazione dei contenuti (fotografi, esperti SEO, esperti advertising online, grafic designers, copy, sviluppatori, web designers, eccetera)
  • verificare l’efficacia della strategia a distanza di un tempo concordato (es. 6 mesi)

Per fare questo, il content strategist ha conoscenze in più campi, dalla scrittura agli strumenti di advertising, dai social all’email marketing. La sua formazione professionale più “tecnica” va ad affiancarsi all’animo e l’estro creativo che lo muove e che, generalmente, gli ha fatto scegliere questa professione. Questo non significa che sia un tuttologo, né che sia specializzato in tutto quello di cui ha avuto esperienza, ma che ha la necessità di avere un raggio d’azione più ampio entro cui ragionare.

Come può un content strategist aiutarti a comunicare meglio?

Generalmente le aziende o i professionisti si rivolgono a un content strategist quando hanno in mente gli obiettivi finali della propria comunicazione, ma hanno la necessità che qualcuno li guidi nella realizzazione di quei pezzettini che servono a raggiungerli.

Chi si rivolge a un content strategist ha normalmente già fatto un percorso di creazione di una brand identity, ha già dei prodotti (o servizi) sul mercato o in procinto di esserlo, desidera raccontarsi online con metodo e senza dispersione di risorse. A volte l’azienda o il professionista hanno già avviato la propria comunicazione altre volte devono iniziare tutto daccapo.

Ecco allora qualche esempio di situazione in cui un content strategist può intervenire.

Esempio di intervento strategico di un content strategist

Un brand ha deciso di rinnovare la propria comunicazione o strutturarla meglio, ma ha la necessità che sia un occhio esterno a guidarlo sul percorso giusto, con una strategia solida che possa aiutarlo a raccontarsi al meglio online.
In questo caso il brand può rivolgersi a un content strategist per la realizzazione di una strategia di posizionamento/content sui canali necessari (social e non) con esempi concreti per la messa in pratica della strategia e una pianificazione editoriale che può diventare mensile o trimestrale.

Esempio di intervento formativo di un content strategist

Un’azienda vuole investire internamente per la realizzazione dei contenuti che riguardano la sua comunicazione su canali proprietari e non. Ha quindi la necessità che tutte le parti coinvolte nel processo ricevano un training che faciliti e ottimizzi il loro lavoro, oltre ad un affiancamento per il primo periodo di operato.
Può senz’altro rivolgersi a un content strategist che aiuterà il team individuato dal cliente nel prendere confidenza con mezzi e nozioni, impartendo anche metodi pratici per organizzarsi nella creazione di piani editoriali, contenuti singoli, eccetera.

Esempio di intervento consulenziale di un content strategist

Uno small business ha la necessità di raccontare meglio i propri prodotti e/o servizi online, per raggiungere i suoi potenziali clienti. Ha un’attività avviata, ma non ha idea come muoversi bene sui social o se sia il caso o meno di aprire una newsletter, cosa di cui sente tanto parlare. Ha inoltre la necessità di gestire in autonomia i propri canali, per questioni di budget.
In questo caso può rivolgersi a un content strategist che creerà per il brand un percorso consulenziale che comprenda una strategia di contenuti, che indichi canali da utilizzare e si basi sui valori del brand, in più potrà aggiungere degli interventi formativi per far prendere mano al cliente riguardo agli strumenti che dovrà utilizzare per raccontarsi online e potrà assisterlo nella pianificazione mensile dei contenuti, senza però intervenire nella loro creazione.

Come sono diventata content strategist?

Mi occupo di comunicazione e marketing da più di 10 anni: ho iniziato facendo la community manager (quando ancora c’era “solo” Facebook) per i grandi brand clienti dell’agenzia in cui lavoravo. Nel tempo, la mia figura professionale si è evoluta in social media manager e poi social media strategist. Dopo 7 anni di agenzia sono andata a lavorare in azienda come responsabile della comunicazione, dove mi occupavo principalmente di DEM e newsletter, ma anche di cataloghi cartacei, social media, comunicazione in store.

La mia è una formazione stratificata negli anni, com’è giusto che sia, che parte da una predisposizione naturale all’osservazione, una buona memoria, e una sana voglia di scrivere di tutto quello che capitava, oltre a una passione per i jingle pubblicitari (ognuno ha le sue).
Ho scelto la Comunicazione all’università e da lì non l’ho più mollata, anche se ci è voluto molto tempo (e un paio di cantonate) per trovare la mia strada.

Il mio è stato un percorso tutto sommato lineare: mi sono iscritta a Scienze della Comunicazione per fare la giornalista (o la titolista) e anche se ho presto desistito, alla fine mi ritrovo 16 anni dopo a scrivere per lavoro, ma con un applicazione creativo-strategica. Non sempre è così, e va bene così: i professionisti si riconoscono, percorsi ideali o meno.

Quindi se pensi possa essere io la content strategist di cui il tuo brand ha bisogno, dai un’occhiata ai miei servizi, oppure scrivimi una mail : sarò felice di fissare una prima call conoscitiva gratuita con te in cui tu possa raccontarmi le tue necessità.

Content Strategist Freelance, aiuto brand e aziende a comunicare meglio online.