Ma esattamente, quand’è che il tempo ha ricominciato a volare?
Ah il 20 marzo dite? Quando sono tornata a lavorare? Potrebbe essere.
No perché non mi capacito del fatto che siamo già oltre la metà di maggio, come del fatto che mio figlio abbia già 9 mesi – ma questa è un’altra storia.
Ma metà mese significa che è giunto il momento di fare un punto su quello precedente, su ciò che ho fatto, sto facendo, vorrei fare.
Come va il podcast?
Cominciamo con un tasto “dolente”. Il podcast si è un po’ arenato nel mese di aprile: ho avuto pochissimo tempo per lavorarci. Mi dispiace, certo, ma preferisco dedicarmici come si deve quando sono sufficientemente lucida per lavorarci in modo da non dover rifare le cose mille volte.
A maggio c’è stata una piccola svolta sul progetto però, ma ve lo racconto più avanti.

Comunque, ho avuto da fare.
Ovviamente, non aver lavorato sul podcast non significa che sono stata con le mani in mano. Oltre a lavorare e prendermi cura dei miei affetti e della casa in cui viviamo ho pensato bene di adottare un side project di Giuliano e farlo anche un po’ mio.
Se ci seguite sui social, lo conoscete già: è Social Creative Awards, il sito che raccoglie e premia le migliori creatività social prodotte dalle agenzie per i brand clienti. Io mi sono occupata dei testi all’interno della piattaforma e gestisco, insieme a Giuliano, la comunicazione del progetto.
Certamente non manca la fatica nel gestire qualcosa di extra lavorativo quando in più hai un figlio piccolo, ma seguire un progetto a 360° ha un sapore unico, quindi ne vale la pena.
Piccole nuove abitudini
Tutto questo occuparsi di un side project “di famiglia” ha fatto sì che il tempo che dedichiamo ad attività ricreative diciamo si sia assottigliato ancora di più (con il sonno alle 22 come grande complice).
Ad aprile siamo riusciti ad andare al cinema (sia santificata la nonna) a vedere l’ultimo film della saga degli Avengers: è un bel coronamento degli ultimi 11 anni, chiude un percorso appassionante e mi dispiace pensare che per Leonardo forse gli Avengers non saranno gli stessi Avengers che ci siamo goduti noi. La saga è cresciuta con noi (io e Giuliano stiamo insieme da quasi 12 anni) e trovo curioso che si concluda in concomitanza di un nuovo capitolo della nostra vita.
Siamo anche riusciti a guardare un altro film che ci incuriosiva da tempo, Il primo Uomo di Damien Chazelle, che invece ammetto ci ha delusi un po’: trattamento un po’ diverso da come ce lo aspettavamo, un po’ troppo lungo, un po’ troppo lento in alcuni punti. A me in più è mancata Claire Foy, speravo avesse molto più spazio all’interno della pellicola, che invece è mancato un po’, ed è un peccato perché la adoro. Credo di aver capito perché le nomination all’Oscar sono state scarse per questa pellicola.

Per ovviare al poco tempo che riusciamo a dedicare alla visione di qualcosa dal divano, abbiamo preso una piccola nuova abitudine, cui cerchiamo di essere il più fedeli possibile: guardare un Ted Talk al giorno, prima di andare a dormire. Da un lato lo facciamo per allenare un po’ l’inglese (soprattutto di Giuliano, visto che è più arrugginito del mio), dall’altro per imparare ogni giorno qualcosa di nuovo, esplorare un punto di vista diverso dal nostro e sentire parlare di argomenti differenti da quelli che trattiamo quotidianamente.
Non siamo riusciti a vedere davvero un video al giorno, ma ne abbiamo visti un po’ e alcuni hanno lasciato il segno.
Vi lascio l’elenco qui sotto, con tutti i link per goderveli anche voi.
Vi lascio l’elenco qui sotto, con tutti i link per goderveli anche voi.
Sto anche pensando come tradurre questa abitudine in una rubrica social sull’argomento, ma non ho ancora avuto un’idea illuminante, quindi si accettano suggerimenti!
- Greta Thunberg – The disarming case to act right know on climate change
Lo speech della ragazzina più famosa e memizzata del momento, in cui traspare tutta la sua dedizione alla causa. - Lydia Machova – The secrets of learning a new language
Come si diventa poliglotti? - Carole Cadwalladr – Facebook’s role in Brexit – and the threat to democracy
Un talk di quelli che vi stendono e vi prendono a calci. Lei è stata bannata da Facebook a vita per questo talk, fatto in un TED dove Facebook stesso era sponsor. Una con gli attributi, insomma. - Michael Rain – What it’s like to be the child of immigrants
Cosa significa davvero essere immigrati di seconda generazione, per di più neri, negli Stati Uniti?
- Lindy Lou Isonhood – A juror’s reflections on the death penalty
La pena di morte fa peggio a chi la subisce o a chi la infligge? - Matt Mullenweg – Perché lavorare da casa è ottimo per le aziende
Il fondatore di WordPress spiega il modello di lavoro della sua azienda. - Reed Hastings – How Netflix changed entertainment – and where it’s headed
Uno dei fondatori di Netflix racconta passato e futuro dell’azienda, in un’intervista che ne indaga gli aspetti più umani.
Le cose che vorrei fare
Ci sono sempre dei momenti dell’anno in cui mi vengono in mente circa 1.800 cose che vorrei imparare a fare da zero o (molto) meglio di quello che sono già in grado di fare. Mi prendo bene per tantissime cose e non ne porto mai a termine molte, ma assimilo novità e per me è fondamentale.

Tra le cose per cui sono entrata un po’ in fissa in quest’ultimo periodo c’è la ceramica: vorrei tantissimo seguire un corso di qualche lezione per riscoprire la magia di creare qualcosa da zero con le mie mani.
Se ne avete uno da consigliarmi, spammate link e contatti!
In generale vorrei riuscire a ritagliarmi più tempo per imparare a fare cosette in DIY, come facevo l’anno scorso per occupare il tempo in gravidanza: sarei preparatissima a tenere occupato Leo quando partirà l’era della manualità nella sua vita!
E voi? Siete vittime del “voglio imparare qualcosa di nuovo” anche voi?