Anche questo mese ho collezionato qui e là delle cosette interessanti, fatto qualche riflessione sul mio modo di fare blogging e messo insieme il primo pezzetto di palinsesto per il podcast.

Vi aggiorno su tutto, qui di seguito!
Buona lettura.

Un punto sul blogging

Negli ultimi anni, diciamo gli ultimi 3, avere poco tempo per fare le cose è stato un problema per me: perché invece di farmi accelerare ed essere più produttiva, finivo sempre per procrastinare ancora di più, perdermi nell’infinità dell’internet e a farne le spese è sempre stato questo blog.

Non sono sempre stata così. Ai tempi del fashion blogging (10 anni fa!!!) ero capace di scrivere un articolo al giorno,  che si non era super approfondito, ma era – sempre – in due lingue e la velocità della mia connessione era più che dimezzata rispetto ad adesso.

La verità sulla questione gira intorno a 2 concetti base per me: entusiasmo e FOMO.

Il mio modo di fare blogging è sempre stato molto connesso a chi sono e a come mi sento nei miei panni. Se sono in un periodo in cui non vado per nulla d’accordo con me stessa (o con la me stessa che vorrei essere), l’entusiasmo se ne va a gambe levate e io non riesco a mettere in fila due parole di senso compiuto scritte con la vera intenzione di darle al mondo. A dare una mano alla perdita di entusiasmo, c’è il dannatissimo FOMO (Fear of Missing Out) che dice al mio cervello che mi sto perdendo troppe serie tv, troppi libri, troppe dirette Facebook (o Instagram), troppe stories. Tutte cose che sembrano troppo interessanti per non essere parte della mia vita. Così interessanti, che me le perdevo comunque per ritrovarmi a scrollare per ore il feed di Instagram o le categorie più improponibili di Asos e H&M.

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Poi, è nato Leo. E volente o nolente, mi sono dovuta rendere conto (e ho dovuto accettare il fatto) che il tempo che posso dedicare a me è limitato e quindi preziosissimo. Così prezioso che vale la pena essere dedicato solo a quello che voglio vedere/ascoltare/leggere davvero. Non avrò mai il tempo per tutto il catalogo di Netflix, né per essere una super lettrice accanita – la prossima settimana esce un articolo sulla questione del leggere proprio qui! E, indovinate un po’?  Va bene così.

Quindi eccomi qui, con un post alla settimana e una serie di argomenti che volevo esplorare da un sacco e che grazie alle Instagram Stories e a un paio di sondaggi ho capito essere anche di vostro interesse.

Come sta il podcast?

Direi bene!

Vorrei dirvi che sono in fase di scrittura vera e propria, come avevo pianificato di fare, ma la realtà è che ho passato l’ultima settimana e mezza a cercare di prenotare visite per Leonardo e quindi sono rimasta indietro sulla tabella di marcia.

In più il 20 marzo torno a lavorare in agenzia, quindi abbiamo dovuto cambiare un po’ la routine dell’ometto in modo che si abituasse di più a stare qualche ora senza di me, ma con la nonna. Quindi insomma, non sono stata con le mani in mano, ecco.

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Ma il podcast sta bene.
Ho la conferma delle prime 5 ospiti per le prime 5 puntate (eh si, al momento tutte donne!) e siamo già d’accordo sull’argomento da trattare insieme.
Ho scelto il nome del podcast e sto pensando a come dargli spazio anche su questo blog.
E visto che si tratta di una cosa che non ho mai fatto, mi sono anche iscritta ad un corso per imparare qualcosa di nuovo sull’argomento da chi ci è già passato.

Insomma, il progetto cresce e io non perdo l’entusiasmo (v. sopra), anche se adesso arriva la parte più difficile.

Cose che …

…ho ascoltato

Anche questo mese ho consumato l’app dei podcast di Apple, ascoltando innumerevoli puntate di Ctrl + Alt + Delete il podcast di Emma Gannon per creativi e appassionati di digitale, dove la conduttrice (che è anche una scrittrice, di cui punto il libro da tempo) intervista personaggi differenti del mondo della creatività (dagli scrittori ai direttori creativi di agenzia, dai film maker ai bloggers) affrontando con loro una riflessione ad alta voce su aspetti specifici della creatività legati alle loro professionalità e vite.

Mi sento di consigliarvi in particolare:

  • la puntata n. 171 con Bruce Daisley, dove si affronta il tema del mondo del lavoro odierno (anche di quanto in esso ci sia di sbagliato) e di come amare di nuovo/ancora il proprio lavoro
  • la puntata n. 174 con Rachel Khoo, perché si parla di cucina, di scrivere di cibo e di una sacco di cose interessanti sul vivere e cucinare lontano dalla casa in cui si è nati

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… ho guardato

A proposito di Netflix invece, ho finito una serie tv e ripreso qualcosa che amo da matti.

La serie tv è The Punisher (stagione 2), che devo ammettere mi è piaciuta, ma non tanto quanto la prima. Mentre il “qualcosa che amo” è Chef’s Table. Sono rimasta indietro alla stagione 5 (e nel frattempo è uscita la 6), quindi cerco di recuperare piano piano (poi io ho la fissa di guardare le cose in ordine, quindi dovete avere pazienza con me). Ho visto la puntata su Musa Dagdeviren, che ho trovato interessantissima.

… ho letto

Sul fronte libresco invece, ho iniziato due libri: Becoming di Michelle Obama e An Edited Life di Anna Newton (sì, è quella Anna lì).

Non ho finito nessuno dei due, ma sono molto più avanti con il secondo. Al momento li amo entrambi per motivi diversi, ma credo varrà la pena parlarne in modo più approfondito più avanti, quando ne avrò terminato la loro lettura.

michelleObama_annaNewton

2 cose random che hanno lasciato il segno

Qualche tempo fa, avevo chiesto consiglio sulle mie Instagram Stories perché ero alla ricerca di un baby monitor che non mi costasse un occhio della testa dato che Leo sarebbe stato presto spostato a dormire anche di notte in camera sua e io posso avere il sonno molto pesante quando sono stanca.

Avevo ricevuto un sacco di suggerimenti, ma poi ho avuto un’illuminazione sulla via del mercato (letteralmente): vicino a dove abito c’è un negozio dell’usato per bambini! Sono entrata, ho chiesto se avessero un monitore et voilà! Soluzione trovata ad un prezzo più che ragionevole.
E mi sono fatta anche un sacco di domande su quanto valga la pena acquistare di nuovo per  noi e i nostri pupi, data la velocità con cui consumiamo tutto. Ci sto riflettendo.

Il negozio è AriBimbi e sul sito trovate tutto quello che è in vendita, sempre aggiornatissimo.

babyMonitor_usato

Il mese scorso vi ho parlato di Jenni di I Spy DIY e di come la segua da anni e ammiri moltissimo il suo stile nell’arredamento e nello scegliere pezzi unici per la propria casa. Bene, la ammiro anche umanamente per una cosa che ha fatto il mese scorso.

In occasione di San Valentino (nei paesi anglosassoni c’è quest’espressione che si chiama Galentine’s, ovvero una festa tra donne per celebrare la propria amicizia proprio a ridosso della festa degli innamorati) ha organizzato una raccolta di oggetti per aiutare le associazioni che si occupano di donne vittime di violenza domestica del suo stato (il Wisconsin).

La storia è questa: uno dei suoi cani, giocando, le ha dato una musata su un occhio e le ha lasciato un bel livido. Lei ha lasciato respirare pelle e livido per qualche giorno, senza truccarsi, ma usando esclusivamente prodotti lenitivi. Poi, un giorno, dovendo partecipare ad uno shooting, ha dovuto truccarsi. Facendolo si è resa conto di quanti strati di trucco ci vogliono per coprire quel tipo di segni e si è immedesimata per un attimo in chi deve farlo tutti i giorni per coprire i segni di una violenza terribile e ingiusta. E ha deciso di fare qualcosa in prima persona per aiutare le vittime di violenza.

Ha contattato le associazioni della sua città (Milwaukee) che si occupano di aiutare donne che subiscono o hanno subito violenza e ha organizzato una raccolta di oggetti quotidiani per loro: ha creato una lista su Amazon permettendo a tutti i suoi followers di effettuare un acquisto che venisse recapitato direttamente a lei e organizzato una serata di beneficienza vera e propria nella sua vecchia casa (che ora è un AirBnb) in cui poter incontrare fisicamente le persone che volevano partecipare alla raccolta donando qualcosa di persona.

La partecipazione è stata massiccia e io vorrei solo dirle brava!
Ha sfruttato la sua notorietà online per fare una buonissima azione e l’ha fatto con una naturalezza tale che ha aumentato la mia stima verso di lei in modo esponenziale.

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