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Photo by Ella Olsson on Unsplash

Lo raccontavo nella newsletter di inizio ottobre: nell'ultimo anno una vera svolta nella mia vita è stata l'introduzione nella mia vita del meal planning.

Il meal planning è quell'ottima abitudine di organizzare il proprio menù settimanale in anticipo, pianificando ogni pasto della settimana a venire, prima di fare la spesa e in un unica sessione settimanale.
Per me è stata la svolta per vivere più serena e affrontare meglio la settimana, con meno ansie e godendomi maggiormente i pasti stessi e la loro preparazione.

In questo post vi racconto perché e come mi organizzo: sperando di darvi una mano nel prendere questa buona abitudine.

Non so voi, ma io faccio sempre una gran fatica a trovare online dei quadretti che mi piacciano al 100% da appendere in casa. Da quando è arrivato Leonardo poi, trovo che arredare la sua cameretta sia più difficile di quanto avessi immaginato. Ho trovato qualcosina su Desenio che ho acquistato e mi è piaciuto, ma poi nient'altro (e di spazio sulle pareti ne abbiamo ancora molto). Così, mentre pasticciavo qua e là con altre cose, ho provato a creare qualcosa di molto semplice da appendere sopra il suo letto: volevo una scritta minimal, ma aggraziata, qualcosa che rappresentasse il suo carattere, ma fosse anche un po' un augurio.

Ho pensato a lungo se valesse la pena creare una nuova rubrica per questo blog. Ho anche pensato di farne un contenuto video, come facevo una volta sul mio canale YouTube in polacco, ma poi ho pensato che forse fosse meglio iniziare così, scrivendo, un po' come se questa fosse la pagina di un diario. Perché questa nuova rubrica ha l'intenzione di tirare le somme di ogni mese, mettendo insieme cose fatte, cose viste, sensazioni provate e fare un bilancio, il più possibile positivo di quello che mi è capitato. Si tratta di una sorta di "preferiti" del mese, di "highlights": sono i nuovi semi che ho piantato e i frutti che ho raccolto mese per mese. Eccovi quelli di quello appena terminato: aprile.

Bene, ho saltato l'appuntamento di luglio con questa rubrica e quello di agosto si avvicina, quindi la faccio breve e riunisco 2 whishlist in 1, senza raddoppiare le cose da inserirci. In fondo è estate, bisogna star leggeri. No?

Power-outfit

Mentre mettevo insieme i pezzi di questa whishlist mi sono resa conto di averci praticamente creato un outfit dentro, senza farlo apposta peraltro. Cominciamo dal vestito: è di New Look ed è uno di quelli che (chi mi segue su Instagram Stories lo sa) avevo provato mentre ero in Polonia, ma non comprato perché lì la maggior parte degli abiti è venduta per soddisfare le generose taglie di seno delle donne che ci vivono. Categoria di cui io non faccio parte. L'avevo quindi lasciato lì, molto a malincuore. Poi ho pensato che, sicuramente, sul sito l'avrei trovato e che no avendo mai avuto problemi di sorta con le taglie, non sarebbe successo nemmeno stavolta. Quindi alla fine l'ho comprato e mai rimandato indietro perché avevo ragione. Ora è in saldo. Al 50%. Già.

Ho lasciato questa rubrica in pausa a marzo, non solo perché è stato un mese intensissimo (soprattutto sul lavoro), ma anche perché non ero riuscita a mettere insieme cose che davvero avessero un senso di esistere in questo appuntamento. E non mi va di riempirlo, tanto per pubblicare un articolo in più. L'arrivo della primavera però mi ha dato nuove ispirazioni, quindi eccoci di ritorno con la mia wishlist mensile.

PER L'ARMADIO

La mia giacca nera primaverile/autunnale mi sta abbandonando. Abbiamo passato insieme almeno 3 anni e l'ho letteralmente consumata. Sto cercando una degna sostituta, in simil pelle (non c'è niente che tenga caldo come il sintetico) che non sia troppo piena di fronzoli e soprattutto non abbia colletto (quello mi piace solo nei cappotti invernali). Ho trovato questa di Zara che non mi sembra male, posso fidarmi secondo voi? Altro elemento del guardaroba di mezza stagione che mi ha abbandonato sono le mie stringate beige: le ho comprate in Polonia tre o quattro anni fa, sorpresa da un tempo atmosferico totalmente sballato rispetto a quello che mi ero portata in valigia. Mi hanno accompagnata tantissime giornate in ufficio e sono state per molto tempo le scarpe del "non voglio vestirmi elegante, ma non voglio nemmeno andarci in sneakers". Mi è toccato buttarle, a malincuore (io le scarpe le distruggo letteralmente, qualsiasi sia la loro foggia, marca e prezzo di acquisto) e sono alla ricerca di qualcosa che le possa sostituire degnamente in tutte quelle volte in cui ho bisogno di vestirmi un po' più formale del solito, ma senza esagerazioni. Queste stringate di Mango con plateau potrebbero fare al caso mio, oltre che a quello del mio metro e sessanta. Ho solo il grandissimo dubbio che non riuscirò a guidarci.

Che dire: come si fa a fare una whishlist di Novembre senza inserire cose che vorrei qualcuno mettesse sotto l'albero per me? Si va sul pratico, su quello che serve. Giusto? Che poi "serve". Va beh cominciamo.

PER ESSERE FEMMINILE

Si sa, nell'armadio di una donna i vestiti non sono mai abbastanza. Per fortuna, crescendo, lo shopacholism lo incanaliamo in cose che ci servono davvero o che, si spera, rappresentino la nostra femminilità di donne adulte. In questo periodo sono in fissa con le gonne a pieghe: mi piacciono da matti e non mi interessa se qualcuno possa pensare che m'invecchino. D'altronde è tutta la vita che cerco di dimostrare la mia età, se qualcosa aiutasse non sarebbe male.