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Ispirazioni quotidiane

 / Ispirazioni quotidiane

Photo by Ella Olsson on Unsplash

Lo raccontavo nella newsletter di inizio ottobre: nell'ultimo anno una vera svolta nella mia vita è stata l'introduzione nella mia vita del meal planning.

Il meal planning è quell'ottima abitudine di organizzare il proprio menù settimanale in anticipo, pianificando ogni pasto della settimana a venire, prima di fare la spesa e in un unica sessione settimanale.
Per me è stata la svolta per vivere più serena e affrontare meglio la settimana, con meno ansie e godendomi maggiormente i pasti stessi e la loro preparazione.

In questo post vi racconto perché e come mi organizzo: sperando di darvi una mano nel prendere questa buona abitudine.

Ma esattamente, quand’è che il tempo ha ricominciato a volare? 
Ah il 20 marzo dite? Quando sono tornata a lavorare? Potrebbe essere. 
No perché non mi capacito del fatto che siamo già oltre la metà di maggio, come del fatto che mio figlio abbia già 9 mesi - ma questa è un’altra storia.
Ma metà mese significa che è giunto il momento di fare un punto su quello precedente, su ciò che ho fatto, sto facendo, vorrei fare.

Come va il podcast?

Cominciamo con un tasto “dolente”. Il podcast si è un po’ arenato nel mese di aprile: ho avuto pochissimo tempo per lavorarci. Mi dispiace, certo, ma preferisco dedicarmici come si deve quando sono sufficientemente lucida per lavorarci in modo da non dover rifare le cose mille volte.
A maggio c’è stata una piccola svolta sul progetto però, ma ve lo racconto più avanti.

È capitato così: sono andata a fare una presentazione da un cliente, insieme a due colleghe. La presentazione è durata più del previsto e invece di rientrare subito in ufficio (rischiando di mangiare gli “avanzi” degli altri dipendenti in zona) abbiamo deciso di trovare un posto vicino alla sede del cliente per mangiare qualcosa con più calma e soddisfazione.

Ognuna di noi ha dei “disagi alimentari”: intolleranze, cibi che deve evitare, regimi da seguire. Trovare un posto che riesca a metterci d’accordo non é semplicissimo, quindi la ricerca poteva essere complicata in una zona che non conosciamo bene, né frequentiamo regolarmente. E, invece, siamo state fortunate. 

Marzo è stato il mese in cui sono rientrata in ufficio dopo quasi 14 mesi di assenza dal lavoro.
Quindi è stato un mese in cui sono cambiate un po’ di cose, in cui le mie occhiaie hanno ricominciato a farsi notare, in cui mio figlio passa più tempo con mia madre che con la sua, in cui ogni giorno è una partita a Tetris. Ma come mi ha detto mia sorella, “riuscirai a fare tutto, come tutte le mamme” e, alla fine, ha ragione lei.
In questo mese ho anche fatto cose, partecipato a corsi ed eventi, ascoltato podcast e guardato meraviglie su Netflix. Forse un po’ meno del solito, ma un po’ di ciccia c’è, quindi facciamo ordine.

Qualche anno fa, mi sono accorta di essere arrivata a far parte di quella percentuale di italiani che non leggeva più di un libro all’anno (sempre che riuscissi a finirlo) e me ne sono vergognata. Non perché abbia aspirazioni intellettualoidi, ma perché leggere mi piace e, non facendolo, mi stavo privando di qualcosa d’importante PER ME. Riprendere la lettura è stato difficilissimo, un processo lungo, non aiutato dall’arrivo degli smartphone nella mia vita, né tanto meno da un lavoro come il mio che può essere davvero totalizzante in certi periodi. Ma ce l’ho fatta e sono passata da 0-1 libri massimo l’anno a leggerne qualcuno in più, a volte 5 o 6 a volte 10: non sarò mai una grande lettrice, ci sono troppe cose che mi piace fare nel tempo libero e voglio fare un po’ di ogni una quando posso, ma sono molto soddisfatta del risultato ottenuto - tanto da pensare che potevo condividere qui qualche suggerimento (anche di lettura). Quindi, per chi è questo articolo?

  • Per chi ha poco tempo libero, ma ogni tanto vuole dedicarlo alla lettura (chi lavora tanto, ma anche mamme e papà di bimbi piccoli che non giocano ancora da soli)
  • Per chi vorrebbe riprendere a leggere con maggiore regolarità, ma non sa da che parte iniziare *Spoiler: l’importante è iniziare*
  • Per chi è un lettore *grande o piccolo chi se ne frega* ed è in cerca di nuove ispirazioni

Anche questo mese ho collezionato qui e là delle cosette interessanti, fatto qualche riflessione sul mio modo di fare blogging e messo insieme il primo pezzetto di palinsesto per il podcast. Vi aggiorno su tutto, qui di seguito! Buona lettura.

Un punto sul blogging

Negli ultimi anni, diciamo gli ultimi 3, avere poco tempo per fare le cose è stato un problema per me: perché invece di farmi accelerare ed essere più produttiva, finivo sempre per procrastinare ancora di più, perdermi nell’infinità dell’internet e a farne le spese è sempre stato questo blog.

Tra poco più di 10 giorni è la Festa del Papà e visto che le idee ci mancano sempre un po’ ho pensato di darvi qualche spunto per fargli avere un regalo che fosse un po’ diverso dal solito (soprattutto se il papá in questione è anche vostro marito e tocca a voi fare le veci dei figli ancora per un po’ di tempo).

Se il papà in questione è anche vostro marito

Dover fare le veci dei nostri figli per fare un regalo ai loro papà è senza dubbio un’ottima scusa per noi mamme per acquistare qualcosa di unico e speciale. Un modo, anche per noi, per celebrare il loro essere padri al nostro fianco ogni giorno. Ho scelto tre cose diverse che possono adattarsi a papà con figli di età differenti.

Wow, non scrivo un post di questa rubrica da più di sei mesi e mi sembra incredibile che il tempo sia volato così in fretta!
Recupero subito il tempo perduto e parto in quarta, ci sono un po’ di cose di cui vi voglio parlare e sono fuori allenamento per la sintesi.
*Eh si lo so che anche febbraio è quasi finito, ma giuro che sto giá lavorando al post dei preferiti anche per questo mese!*

Di podcast, ascoltati e inventati

Le passeggiate quotidiane con Leo si fanno sempre più lunghe e regolari e questo mi permette di avere quell’ora-ora e mezza per:
  • godermi la vita all’aria aperta e i meravigliosi panorami che Torino è in grado di offrire;
  • ascoltare un sacco di podcast (prima di andare in maternità li ascoltavo sul tragitto casa-lavoro in autobus).