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Natale è praticamente dietro l’angolo e dato che da qualche mese faccio parte di una nuova categoria di persone, ho pensato di creare una piccola guida per chi volesse fare un regalo ad un amico/a o parente che sia da poco diventato genitore. Giusto per dare una mano.

Si tratta di cose che ho personalmente usato/testato e che penso possano essere utili ad altri, perché se c’è una cosa che ho capito della genitorialità è l’importanza della condivisione di esperienze: per non perdersi e non sentirsi soli.

Partiamo dalle cose utili.

Ne ho scelte tre.

  1. Lo scalda biberon casa-auto.

    Anche se potreste rischiare che storcano il naso perché sono improntati all’allattamento esclusivo al seno, qualsiasi genitore finirà per ringraziarvi.
    Al 100% è uno strumento utile sia nel periodo dell’allattamento (con latte materno o riformulato) che durante lo svezzamento (in tutti gli scalda biberon si possono scaldare anche le pappe grazie a un riduttore specifico per i vasetti che normalmente vengono usati per gli omogeneizzati).
    Se pensate che l’uso in casa possa essere limitato, credetemi che un solo utilizzo in macchina nel momento giusto vi renderà dei santi agli occhi dei neo-genitori (che spesso non sono pratici con le tempistiche di spostamento o vengono sorpresi da imprevisti).
    Un esempio? Avete mai provato a rimanere bloccati in coda in autostrada con un bambino urlante dalla fame e non avere modo di preparargli qualcosa di caldo da mettere nello stomachino? [true story: chiedete a mia mamma]
    Potete trovarne di tutte le fattezze e marche, io qui vi indico quello della Chicco che è molto spesso in promozione, ma in realtà l’intera categoria è assolutamente valida.

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  1. Uno sterilizzatore portatile per ciucci.

    Dunque, a proposito della pulizia del ciuccio si può diventare parecchio ossessivo-compulsivi, soprattutto quando si è in giro. Ovviamente il mondo del commercio lo sa e ci viene incontro con qualcosa di utile, soprattutto da tenere in macchina/borsa del cambio.
    Suavinex produce questi sterilizzatori a raggi UV portatili, che funzionano sia a batterie che attraverso USB (quindi sono ideali da usare in giro/viaggio), sono contenuti nelle dimensioni e anche nel prezzo, si possono scegliere di colori diversi e sono veramente facili da usare – sterilizzano il ciuccio in 3 minuti.
    Noi abbiamo la versione in verde, che utilizziamo prevalentemente a casa quando è il caso di sterilizzare il ciuccio, ma non vogliamo attivare tutta la macchina con acqua calda, vapore e microonde. Penso che però si dimostrerà utilissimo quando affronteremo viaggi più lunghi dei 20 minuti casa-supermercato e (si spera prima o poi) andremo in vacanza.

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  1. Dei guanti da passeggino.

    Con l’arrivo del freddo e dell’inverno è facile farsi tentare dal rinunciare alle passeggiate quotidiane, ma sappiamo anche che uscire con (quasi) tutte le condizioni atmosferiche potrà solo fare bene a grandi e piccoli: basta coprirsi. Ecco dei guanti termici da attaccare al passeggino sono senz’altro un buon modo per venire incontro a qualsiasi genitore (o nonno) che voglia mantenersi attivo anche con le temperature più rigide. Io ho questi, mentre quelli che vedete in foto li trovate su Rocketbaby.it.
    In questi primi giorni di freddo sono stati un validissimo alleato e credo che mi faranno compagnia per un bel po’ di anni – approvati anche da papà e nonna. 😉

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Buonanotte mammina, sogni d’oro papino.

Il desiderio di qualsiasi genitore? Dormire.

A volte si ha la fortuna questo accada di notte, altre non proprio. In ogni caso è importante lavorare il più possibile perché il momento della nanna sia il più piacevole per tutti i componenti della famiglia e allontanare il punto di non ritorno: la disperazione (o l’esasperazione) da sleep deprivation.
Ecco, io non ho la soluzione a portata di mano per ogni caso e ammetto di essere molto fortunata con Leonardo (è un bambino a cui piace dormire, come i suoi genitori del resto), quindi vi propongo uno strumento che può essere utile (a noi è servito).

Si chiama MyHummy ed è un peluche (ce ne sono di tre differenti tipologie e vari colori) con un cuore speciale, che emette 5 tipologie differenti di rumore bianco, aiutando a conciliare il sonno del bambino e coprendo i rumori circostanti.
Noi l’abbiamo in due versioni (questa e questa) , entrambe regalateci da amici – che evidentemente ci tengono che le nostre occhiaie non siano eccessivamente prominenti – e Leo non l’ha mai disdegnato, sia a casa che a spasso.

Certo, non c’è una garanzia di successo al 100%, ma potrete almeno dire di averci provato a dare una mano a questi genitori assonnati – e se non altro il peluche rimane ai pupetti per essere coccolato.

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Che si dorma poco o abbastanza che sia, per qualche mese toccherà alzarsi di notte per dar da mangiare ai piccoli di casa. Se c’è una cosa a cui nessuno pensa finché non arriva alla prima notte in tre è avere una luce adatta da utilizzare quando tutti assonnati ci accingiamo a prendere i pargoletti dalla culla per nutrirli (magari cercando di riposare chi dorme accanto a noi).

Nessuno vuole una luce sparata in faccia alle 2 del mattino (e alle 3, alle 4, alle 5…) quando ci si è rimessi a letto da poco e le occhiaie pesano 2-3 kg l’una. E, normalmente, le luci che abbiamo sui comodini sono troppo forti per questi momenti.
Allora vale la pena cercare delle alternative, che possano essere usate in camera da letto dei genitori finché si dorme tutti nella stessa stanza, per poi essere spostata in cameretta insieme al bambino quando sarà il momento.

Vi propongo due alternative:

  1. Una lampada Luna, di cui vi ho già parlato qui. È quella che abbiamo noi (mi è stata regalata lo scorso anno per i miei 30 anni da alcuni amici) e mi sento davvero di consigliarla: ha due colorazioni di luce (bianca e gialla) e l’intensità dell’illuminazione è regolabile, così da essere adattabile ad ogni situazione. Non è attaccata alla corrente (quindi è una luce “mobile”) e si ricarica tramite un cavo USB.
  2. Le lampade per bambini di A Little Lovely Company. Ce n’è per tutti i gusti, di tutti i colori e di forme diverse (riprendono sempre degli animali o degli elementi naturali). Le trovate in due dimensioni: le piccole sono a batterie (e hanno il timer), mentre le grandi a corrente.
    Io le trovo graziosissime e ottime per un’idea regalo (anche per bimbi più grandi).

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Un regalo handmade

Con la crescita di Instagram, sono senz’altro cresciuti anche i piccoli business dell’handmade, che su questa piattaforma possono farsi pubblicità in un modo tutto nuovo e raggiungere un pubblico più vasto che utilizzando altri strumenti.

Se navigate nella sezione “Esplora”, prima o poi capiterete su un paio di profili di persone che si guadagnano da vivere creando cose meravigliose (e vi chiederete perché non è venuto in mente prima a voi).

Nel settore dedicato all’infanzia si trovano moltissime mamme che da un semplice hobby hanno sviluppato un’attività, improntata soprattutto al cucito: dai porta-pannolini ai set asilo, dagli astucci per portarsi dietro un cambio ai beauty per andare in ospedale, dai fasciatoi portatili (e Dio solo sa quanto ce ne sia bisogno in questo Paese) ai bavaglini. Insomma, ce n’è per tutti i gusti e le necessità.

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Trascinata da questo vortice, mi sono fatta tentare anche io, e ho fatto bene.
Per la nascita di Leo mi sono regalata un porta-pannolini e una busta per portare tutto l’occorrente per il cambio firmati Pupitipu, ovvero da Valeria Famularo che non solo ha un ottimo gusto nella scelta delle stoffe (giuro che è stato difficilissimo scegliere), ma è anche una persona adorabile.
Potete acquistare dal suo negozio Etsy o scriverle per un ordine personalizzato, ma se questo weekend (1-2 dicembre) siete dalle parti di Biella, se fossi in voi passerei a trovarla all’Etsy Made in Italy, presso la Fondazione Pistoletto.

Se invece siete in grado di cucire e amate il fai da te, sono sicura che qualsiasi mamma gradirà un regalo fatto con le vostre mani e con il cuore (occhio ai plagi però 😉 ).

Un abbonamento tutto da leggere

L’ultimo punto dell’elenco, non poteva che essere qualcosa da leggere: credevate mica mi sfuggisse, no?

Se li seguite sui social, non devo sicuramente fare molte presentazioni, ma se invece non li conoscete (male, malissimo!) è presto detto: Uppa (Un Pediatra Per Amico) è una rivista indipendente per genitori (ma anche per nonni, zii e addetti ai lavori) senza pubblicità, scritta da pediatri/pedagogisti/psicologi e altri specialisti del settore. Uppa si sostiene esclusivamente attraverso gli abbonamenti (esce ogni due mesi) ed è distribuita anche negli ambulatori del Servizio Sanitario Nazionale.

Sostanzialmente è l’Alberto Angela dell’educazione infantile e credo che valga la pena farlo trovare nella buca di chi è alle prime armi con la genitorialità, perché tratta molti argomenti che frullano nella testa di mamme e papà e lo fa in modo umano e scientifico contemporaneamente, rafforzando il senso critico ed educando ad una genitorialità consapevole, che si fida della scienza, ma anche del proprio istinto.

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L’abbonamento costa 29€ l’anno e comprende 6 numeri della rivista e 3 numeri di Upplà (un allegato alla rivista dedicato ad attività da fare con i bambini).

Oltre alla rivista, sul sito di Uppa potrete anche acquistare dei libri, editi da Uppa stessa, che affrontano con lo stesso spirito temi diversi sulla crescita e l’educazione dei nostri figli: mi sento di consigliarveli anche se non li ho ancora acquistati/letti, sono sicura che siano validi tanto quanto la rivista.

Eh si, lo so che essere neogenitori e avere il tempo di leggere possono sembrare due attività lontane tra di loro, ma sono convinta che ognuno di noi decida come spendere il tempo libero (pochissimo, lo so) che gli rimane durante la giornata dopo i cambi pannolino, le poppate, i sonnellini, le lavatrici e tutto il resto, ma sono anche sicura che farlo con Uppa sia un ottimo modo per rilassarsi continuando ad imparare.

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