fbpx
come scrivere blog post efficaci

Da quando sono nati i blog hanno subito una grandissima evoluzione: da diari personali a vere e proprie risorse di marketing.

Oggi come oggi, con l’evoluzione presa dai social media in luoghi di intrattenimento puro, i blog assumono sempre di più il ruolo di luoghi in cui coltivare il proprio brand fornendo contenuti utili ad un pubblico in cerca di risposte. 

Scrivere un blog post, però, non è sempre facile.

In questo post, quindi, ho deciso di raccontarti come creo un blog post, per me così come per i miei clienti. 
In particolare condividerò con te: 

  • come scelgo gli argomenti per i blog post 
  • quali sono gli step che seguo per passare dall’idea alla scrittura
  • come organizzo il contenuto dei singoli post
  • con che logica scelgo quante e quali immagini inserire all’interno dei singoli blog post
  • quali sono le ultime verifiche che faccio prima di pubblicare un contenuto su un blog

Come scelgo l’argomento di un blog post?

Facciamo un passo indietro: il nostro blog non è mai una monade nel sistema di strumenti di comunicazione del nostro brand, per questo è importante che i suoi contenuti corrispondano a una specifica strategia. 

Una strategia di contenuti realizzata da me contiene sempre i cosiddetti content pillars: ovvero delle aree tematiche all’interno delle quali ragionare per redigere i propri contenuti (per il blog e non solo). 
Di solito sono aree tematiche che mescolano le esigenze di branding e posizionamento a quelle di business: quindi insieme valoriali e funzionali. 

Al fianco dei content pillar, poi, ci sono gli obiettivi: con ogni “pezzo” di contenuto prodotto puoi riempire una specifica esigenza dei tuoi clienti o potenziali tali. 
I contenuti di un blog, infatti, possono servirti a: 

  • farti trovare online tramite determinate keyword specifiche
    Se vuoi approfondire questo argomento ti suggerisco questo blog post di Tatiana Schirinzi su C+B, leggermente datato, ma sempre attuale.  
  • rispondere a domande specifiche dei tuoi clienti o potenziali tali
    possono quindi essere usati come strumento di customer service
  • fornire ispirazione rispetto ai tuoi prodotti e/o servizi
    ad esempio i post con le “idee regalo” degli e-commerce rientrano in questa categoria. 
  • dare approfondimenti sul tuo lavoro o le tue attività
    per esempio questo blog post che stai leggendo serve proprio a questo, far capire di più cosa faccio e meglio come lavoro

Il blog ha una funzione precisa all’interno dell’ecosistema di canali che il tuo brand utilizza per raccontarsi online e così devono essere i contenuti che produci per popolarlo. 

Per questo, io realizzo sempre dei piani editoriali, sia per me che per i miei clienti, all’interno dei quali traduco in singoli pezzi di contenuto i content pillars.

Ogni area di contenuto è una fonte d’ispirazione continua per avere nuove idee da tradurre in singoli post, soprattutto se incrociata con le esigenze di business e il calendario. 

Facciamo un esempio:

Come tradurre l’idea in parole? 

Una volta scelto l’argomento principale del blog post passa alla fase pratica: hai tutto il materiale / sapere necessario per scriverlo o hai necessità di fare ricerca? Parlare con qualcuno? Prendere appunti? Fare uno schema dei sotto temi che vuoi trattare? 

Potrebbe anche essere utile fare una ricerca su Google per verificare come è già stato trattato l’argomento di cui vuoi parlare tu da altri brand o siti, per trovare la chiave giusta per rendere quel contenuto più interessante degli altri o aggiungere un qualcosa alla discussione in merito. 

Io faccio ricerche molto spesso per i miei clienti, sia sui siti dei competitor che semplicemente sui motori di ricerca, con chiavi più o meno mirate: a volte cerco informazioni specifiche, altre volte approfondimenti più ampi, altre ancora devo proprio crearmi un database di citazioni da inserire o riferimenti da integrare. 

Dipende moltissimo dall’argomento trattato, dalla mia conoscenza sul tema e dalle istruzioni che il cliente mi fornisce. 

Se vuoi scrivere i tuoi contenuti in autonomia, anche tu dovrai fare lo stesso. 
Per esempio, un contenuto come questo che ho scritto qualche tempo fa per LeTintine sul tema del greenwashing, ha necessità di una fase di studio importante prima di essere scritto (oltre che di un confronto serrato con l’imprenditrice per essere sicura di rispecchiare al 100% il suo pensiero).
Mentre un articolo come questo dal blog di Alessandra di Matteo sulla consulenza d’immagine (che è il suo lavoro), può essere redatto in autonomia sulla base delle sue conoscenze pregresse. 

Quando avrai raccolto tutto il materiale per scrivere, oltre che fatto una scaletta degli argomenti e degli obiettivi di quel post, allora potrai cominciare a scrivere. 

Come organizzare i contenuti di un blog post? 

Ora che sei pronto a scrivere, ricorda che ci sarà sempre qualcuno pronto a leggere quel blog post: se la struttura del tuo testo glielo permetterà. 
La scaletta di cui parlavamo prima serve anche a questo: ogni sotto tema ha una priorità e puoi stabilire l’ordine dei punti da trattare per organizzare il tuo testo, anche visivamente. 

Vedi che questo articolo è diviso in domande? Esse non sono solo un modo per dire a Google di cosa parla questo testo e quali informazioni sono più o meno importanti, ma sono anche un aiuto al lettore per trovare meglio le informazioni che cerca (sono pochi gli utenti online che leggono un blog post dall’inizio alla fine). 

Parti da un’esigenza iniziale e approfondisci man mano. 

Struttura il blog post in modo che sia facile e piacevole da leggere, sfruttando un’organizzazione puntuale dei contenuti, frasi il più possibile brevi e che non danno per scontato niente. 

Come scelgo le immagini da inserire in un blog post?

Le immagini che normalmente vedi sul mio blog sono da banca immagini in Creative Commons (Unsplash) o comprese nel mio abbonamento Pro di Canva. Ogni tanto utilizzo gli scatti che ha realizzato per me Giulia Bertaglia

Quando utili al testo inserisco screenshot e immagini di altri: l’importante è sempre inserire la fonte quando non disponiamo dei diritti di pubblicazione diretti di una determinata foto o grafica. 

Per i blog dei miei clienti invece lavoro in due direzioni: a volte utilizziamo foto del cliente, soprattutto se pertinenti per il contenuto stesso (ad esempio con le ragazze di V17 Concept Lab usiamo solo foto realizzate da loro, perché mostrano i prodotti di cui parliamo nei singoli post del blog), mentre altre volte utilizzo fotografie di banca immagine, a pagamento o in Creative Commons (con i dovuti riferimenti di autore). 

All’interno di un blog post è necessario sempre inserire un’immagine in evidenza che comparirà come prima all’interno dell’articolo, oltre che come anteprima sulla pagina generale del blog (www.nomedeltuosito/blog). 

È poi possibile inserire altre immagini all’interno del post stesso, soprattutto se è lungo da leggere e pieno di informazioni. 
I criteri di scelta delle immagini da inserire all’interno di un blog post per me sono due e rispondono ad altrettante domande:

  1. È coerente con il mio brand e con il contenuto che sto scrivendo?
    È importante scegliere immagini, anche non nostre, che in qualche modo ci rispecchino: per stile, per soggetto, per colori, per luce.
    Ma lo è anche inserire contenuti che abbiano una coerenza con quello di cui stiamo parlando, perché anche le immagini si indicizzano sui motori di ricerca (ecco perché bisogna rinominarle prima di caricarle sul vostro sito) e aiuteranno a far trovare quel determinato pezzo di contenuto o brand.
  2. Aiuta in qualche modo la lettura?
    Es. permette al lettore di fare una pausa? Oppure è un’infografica di approfondimento sul tema da voi trattato? O, ancora, fornisce un’evidenza ulteriore rispetto alla vostra tesi?
    Se avete risposto sì a una di queste domande allora inseritela, altrimenti lasciate perdere.

Cosa controllo prima di andare online?

Una volta terminate la fase di scrittura e di editing arriva il momento dei controlli finali. Ovviamente, se il blog post che scrivo è destinato al sito di un mio cliente, aspetto prima di avere la sua approvazione prima di procedere alla messa online. 

Poi, la mia check list di controlli prima dell’online di un blog post è sempre:

  • Rilettura del contenuto
    Rileggo tutto il post due volte, una alla ricerca di errori di battitura e l’altra per ricontrollare che tutte le frasi siano di senso compiuto. In genere quest’ultima la faccio a voce alta, perché mi aiuta a capire se il lettore andrà in apnea o meno leggendo il testo per la prima volta.
    Non importa se il cliente ha già approvato il contenuto, se trovo un errore, una stortura o qualcosa che non mi convince, lo risistemo e, a volte, riscrivo, al massimo faccio fare un doppio check anche al cliente se necessario. 
  • Verifica delle immagini
    Controllo che tutte le immagini abbiano i riferimenti agli autori originali, nel caso in cui siano protette da Creative Commons, e i link corretti, se devono puntare da qualche parte. Controllo che si carichino bene dall’anteprima del post e che le immagini stesse siano nominate in modo corretto.
  • Controllo dei link
    Clicco su tutti i link che ho inserito e verifico che siano tutti funzionanti. 

Spero che questo articolo ti sia stato di aiuto per scrivere il prossimo contenuto per il tuo blog, nel caso volessi approfondire l’argomento ti consiglio la lettura dell’ebook di Zandegù scritto da Valeria Fioretta “From the Blog” che dà molti spunti utili per ragionare sui contenuti per il tuo blog.  

Se invece sei alla ricerca di un aiuto per l’apertura o la gestione del tuo brand blog aziendale, ma non sai come farlo: ehi, posso aiutarti io!
Che tu abbia già un blog o abbia voglia di imparare tutto da zero, puoi scrivermi una mail per raccontarmi del tuo progetto oppure prenotare una consulenza con me

Ti aspetto. 

Content Strategist Freelance, aiuto brand e aziende a comunicare meglio online.