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La newsletter può essere un ottimo strumento di marketing e comunicazione per il tuo brand, se sai come usarla. 

Al giorno d’oggi è uno strumento indispensabile per mantenere un canale sempre aperto con i tuoi clienti e potenziali tali. Inoltre, trattandosi di un canale proprietario puoi gestirlo a tua immagine e somiglianza, cosa che con i social, ad esempio, non si può fare. 

In questo post ti darò alcune indicazioni per capire:

  • a cosa può essere utile una newsletter
  • che tipo di newsletter puoi inviare
  • con che frequenza inviarla

A cosa serve una newsletter

Di fatto, la newsletter è una mail che viene inviata a un tot di contatti che si sono iscritti volontariamente a una lista.

È un canale di comunicazione diretto con un gruppo di persone che hanno deciso di mettersi in contatto con un brand (proprio il tuo!) e ricevere degli aggiornamenti

Lo scopo della newsletter, quindi, è di mantenere vivo il contatto con questo gruppo di persone, in modo che l’attenzione nei tuoi confronti non svanisca, ma, anzi, diventi un appuntamento piacevole da entrambe le parti. 

In gergo di marketing si traduce con top of mind, ovvero la volontà di essere “il primo della lista” o “il primo pensiero” dei clienti/consumatori relativamente a un determinato tema, prodotto, servizio, eccetera. 

Che tipo di newsletter puoi inviare

Da un punto di vista contenutistico, le newsletter possono essere “riempite” di moltissime cose, a seconda dello scopo che vuoi perseguire

Vediamo insieme alcune tipologie di newsletter che puoi inviare ai tuoi clienti. 

1. Newsletter di prodotto 

Si tratta di newsletter a scopo commerciale che mostrano uno o più prodotti del tuo brand con l’obiettivo di invogliare i tuoi clienti ad acquistarli. Non si tratta però di un puro elenco di prodotti e di bottoni da cliccare con scritto “acquista” (quelle sono le DEM), ma il contenuto assume il carattere di racconto.

Questo tipo di newsletter viene particolarmente utilizzata dagli e-commerce, ma può essere utile anche in altri casi, anche quando la vendita non può essere conclusa in pochi click, ad esempio per i servizi di vendita immobiliare o per fornire ai propri clienti B2B un aggiornamento sul proprio catalogo. 

Le newsletter di prodotto può:

  • promuovere una selezione di prodotti, nuovi o meno, mostrandone modi d’uso, nuove colorazioni, restock;
  • raccontare il dietro le quinte della creazione dei tuoi prodotti, il processo creativo, gli artigiani (se ci sono) che li creano, fornire dettagli tecnici (molto utile in determinati ambiti) o simili;
  • offrire sconti e promozioni dedicate agli iscritti. 

Nella gallery qui sotto trovi alcuni esempi di newsletter di questo tipo. 

2. Newsletter tematiche 

Si tratta di newsletter dedicate a un tema specifico, importante per il brand (quindi per te) o per il cliente. 

Può essere molto utile per:

  • fornire approfondimenti su determinati aspetti del tuo brand o dei prodotti/servizi che offri;
  • mostrare la padronanza su un determinato tema (magari nuovo sul mercato) o la preparazione specifica su determinati aspetti del tuo settore di competenza;
  • raccontare i tuoi prodotti/servizi da un nuovo punto di vista, non strettamente commerciale; 
  • raccogliere più prodotti / elementi sotto un unico cappello (es. i prodotti per l’esterno o le ricette per Pasqua). 

Qui sotto trovi un paio di esempi di questo tipo, per farti un’idea più precisa di cos’ho in mente.

3. Newsletter miscellanee 

Io le chiamo “le ultime da”, si tratta di newsletter riassuntive che raccolgono news di vario genere riguardanti il brand e rilevanti per gli iscritti. 

Può contenere un riassunto dei nuovi prodotti arrivati sul sito / in negozio (si, una newsletter funziona anche per i punti vendita fisici), delle promozioni attive, di notizie utili (es. i prossimi giorni di chiusura o un cambio di orario). Possono anche integrare gli ultimi articoli del blog o gli ultimi post pubblicati su Instagram.

L’obiettivo in questo caso è un remind sull’esistenza del brand

Secondo me questo è il tipo di newsletter ideale per gli small business (aziende o freelancers) che preferiscono mantenere una comunicazione quotidiana sui social, ma non vogliono perdere il polso sui propri clienti o potenziali tali, offrendo loro dei contenuti curati e rispondenti all’immagine del proprio brand. 

4. Newsletter di servizio / informative

In questa categoria rientrano tutte quelle comunicazioni che hanno l’obiettivo di fornire informazioni agli iscritti su un tema specifico. 

Può per esempio essere utilizzata per: 

  • dare aggiornamenti sulle questioni relative all’informativa privacy / GDPR 
  • fornire dettagli su un evento futuro o passato, 
  • comunicare chiusure o aperture straordinarie. 

In questo insieme possiamo catalogare anche le mail inviate in automatico dopo un’azione degli iscritti, come le mail di benvenuto o quelle che informano sullo stato di un ordine effettuato. 

Ovviamente, se decidi di investire in un canale come la newsletter, non devi concentrarti, necessariamente, sull’invio di un solo tipo di comunicazione ai vostri iscritti. 

Anzi, l’ideale sarebbe costruire un piano editoriale di newsletter che possa affrontare molteplici aspetti e sfaccettature del tuo brand e non solo pensare a vendere. 

Io per esempio invio contenuti diversi a persone diverse (sì, si può fare anche questo!): con la mia newsletter Significati Sparsi, a cui puoi iscriverti qui, condivido alcune riflessioni più personali (non sempre legate al mio lavoro) una volta al mese, mentre Semi è la mia newsletter settimanale dedicata esclusivamente ai miei clienti in cui condivido riflessioni e aggiornamenti importanti dal mondo del content marketing e dei social. 

Ogni quanto inviare una newsletter

Una newsletter può definirsi tale se viene inviata con regolarità, altrimenti è più banalmente una mail carina. 

Esistono newsletter quotidiane, settimanali, bisettimanali, mensili e trimestrali, ma non esiste una formula magica uguale per tutti su quando e ogni quanto inviare la propria newsletter. 

La frequenza di invio di una newsletter dipende moltissimo da cosa hai da offrire, a chi e in che modalità vuoi farlo.

E quindi come scegliere ogni quanto inviare la tua newsletter? 

I punti su cui ragionare per stabilire la frequenza di invio migliore per voi e i vostri clienti sono tre:

1. Gli obiettivi che vuoi porti nell’utilizzo di questo canale. 

Vuoi usarlo come canale di vendita diretta? Vuoi fare divulgazione o creare una community? A seconda del tuo obiettivo costruirete un piano di invii corrispondente alle tue necessità. 

2. Il target a cui ti rivolgi.

Parli a clienti finali o ad altri professionisti? Oppure a clienti business? A seconda del target e delle sue abitudini, si possono scegliere frequenze di invio molto diverse, anche variabili nel tempo se necessario. 

3. La quantità di contenuti che sei in grado di produrre. 

Una newsletter è efficace se ha dei contenuti ragionati e studiati appositamente per quel canale. Inoltre, gli iscritti si aspettano che quei contenuti siano, in qualche modo, esclusivi per loro.
Le newsletter sono fatte di testi e foto: puoi produrne a sufficienza per tutti gli invii che hai in mente di fare? Hai il tempo per realizzarli? O il budget per farlo fare a qualcun’altro?
Il quantitativo di contenuti che devi realizzare dev’essere sostenibile in primis per te, oltre che sensato per i tuoi obiettivi. 

Il mio consiglio è di provare, fare dei test e vedere i risultati su un periodo di tempo ragionevole in base alle scelte che farai su tipologia di contenuti e frequenza di invii e poi leggerne i risultati attraverso i dati che ti fornirà sulle singole campagne il servizio di newsletter prescelto. 

Se il mondo delle newsletter ti affascina e vorresti investire in questo canale, ma non sai come farlo: ehi, posso aiutarti io!
Che tu abbia già una newsletter o abbia voglia di crearne una, puoi scrivermi una mail per raccontarmi del tuo progetto oppure prenotare una consulenza con me

Ti aspetto. 

Content Strategist Freelance, aiuto brand e aziende a comunicare meglio online.